Alberi dei cortili /
circondati da muri /
fili di sole /
voci di bimbi /
rinchiusi. /
Nel pozzo delle case /
l’ombra gira lenta /
nemmeno una panchina /
per sostare e vedere /
in alto i giochi /
del vento. /
Non lo permette il regolamento /
condominiale. /
In questo paese di stanze /
male è essere /
sconfinati. /

Porta le foglie /
le voci dei morti /
l'incanto dell'ultima /
luce /
lontano /
odore di pietre /
d'altissime vette /
di cielo /
il vento violento d'autunno /
che strappa il silenzio /
e canta /
antichi ricordi di mondi. /

A manciate il sole /
nelle foglie si raccoglie. /
Sfrigola sottile /
il loro addio nell’aria. /
Fremono assieme /
i sogni della primavera. /
Sul mare della terra /
le loro vele lentamente /
alla deriva. /

Nemmeno il nome /

Sono /
nel miele della luce sottile /
di un autunno solo vostro. /
Non ci sono stagioni, confini /
nella terra delle Madri. /
Cresceranno i miei figli /
impronte di sogno /
a loro accanto /
mentre li accompagno. /
Carezza il velluto del buio /
ancora la brezza dei boschi /
dove nacqui da cui /
la vanità di chi ha in tasca /
la verità mi rapì e qui /
reclusa mi liberò /
in altre foreste. Resta /
sospeso lamento /
segreto il suono del mio nome /
il vento nel silenzio /
lo ripete : solo questa giustizia /
l’aria dona a me che per voi /
fui l’orsa /
Daniza. /

Il volo dell'aquila /
lentamente esplora la luce /
ascendenti flutti /
spirali di niente e /
di tutto il denso /
vuoto comprende /
nella solitudine /
il senso del cielo. /