Tutto l'amore perduto /
è nel vento /
fiamma d'aria che brucia /
le distanze. /
Tutti /
i viaggi mai partiti /
le lontananze raggiunte /
col pensiero /
nel suo sapore /
di stelle e polvere /
ciò che estinto vive /
e intera /
ti ritrovi solo cinta /
di trasparenza /
nel suo abbraccio che anche /
il mondo contiene. /

Sono qui /
già fra di noi /
quei "voi" /
quelli da parte (e se /
venissero proprio da Marte?) /
strani e incomprensibili /
estranei irraggiungibili /
senza seguito o successo /
mai ammessi /
ascoltati /
sempre falliti /
ignoti e sfuggenti /
gente che non si saluta /
meno che niente /
vuoto lasciato alle spalle /
più lontani delle stelle /
cigni nei nostri pollai /
aghi nei pagliai /
maestri solo /
nell'assomigliarci /
questi sono /
gli extraterrestri. /

Quando sei giù /
fai come me /
da sotto in su /
guarda la vita /
a rovescio. Si rinasce /
te l'assicuro! Se è vero /
per un gatto /
acrobata anche tu /
umano che hai spiegato /
con la tua mente il senso /
e l'ordine di tutta /
l'esistenza puoi imparare. /
Basta /
dire basta a questa /
prospettiva /
niente è cattivo /
e ciò che hai perso /
il passato /
da questo lato resta /
ancora possibile /
futuro. /

Andare /
verso un mare di nuvole /
rotaie /
di treni invisibili /
che i sogni /
passeggeri portano /
e ti salutano /
bianche mani di angeli /
ali di gabbiano /
lontano /
converge ogni infinito /
il mito /
che la vita per sorte /
diviene e la distanza /
spazio /
è di respiro /
e d'ogni mancanza. /

Bocca della notte silenziosa canti /
la fine delle lotte per gli uomini insidiosi /
colma ciotola di latte /
splendente pienezza che ci nutri /
quanto mi piaci /
luna così intera e tonda! La tua pace /
noi mici custodiamo negli occhi in fondo /
dove scocca /
al buio d'argento una favilla fugace /
il candore /
di una quiete che un tempo ebbe il mondo /
rara /
nello sguardo lucente /
in noi s'attarda /
come allora. /

Perdere  /
non basta.  /
Accettare, questo occorre.  /
E poi, più importante ancora  /
dimenticare. /
Il dolore è tutto  /
un problema di memoria.  /

Solo in sogno /
adesso /
posso bere le notti. /
Solo lì è il sentiero /
che la nera ora attraversa /
e braci di stelle /
a miriadi nel cielo /
cuori di luce palpitanti /
ai miei passi. /
Vi era un'apertura /
un tempo /
nelle notti. /
Un varco in cui /
tintinnavano le stelle /
la risonanza faceva /
rabbrividire il silenzio. /
Mi dissetavo al mistero /
nel mio sangue /
scorreva ancora. /
Erano chiari spiriti /
a scortarmi indietro /
poi /
nell'arsura del reale. /

Vorrei /
mi toccasse ancora /
come allora la lingua /
del Tuo fuoco /
il Tuo dito /
incandescente così /
tanto da fondermi /
il cuore e tutte /
le ore inutili /
e tutto /
l'impossibile. /
Fu un istante /
ma non del tempo /
era la Vita /
quando comincia l'infinito /
nell'anima la stigmata /
squarcio di cielo /
sanguina ancora /
alla memoria. /
Anche il gelo /
buio di questo vuoto /
ne dà per sé /
testimonianza. /

Gli astronauti russi /
della Stazione Spaziale internazionale /
rimasero un intero /
fine settimana ad ascoltare /
il rumore incessante della pioggia /
che da decine di computer s'irraggiava /
nel vuoto silenzio irreale. /
Sono le cose più normali /
quelle che mancano /
quando niente più vale. /
Il nulla mangia /
la mente /
mai il cuore. /
Anche del dolore /
quando dentro si muore /
si potrà avere /
forse un giorno nostalgia. /

Vorrei che stanotte /
non piova /
che lieve solo la rugiada veli /
gli azzurri campi del silenzio. /
Verrai /
o amata al mio canto /
petalo la tua lingua rosa /
carezzerà il mio pelo /
nel cielo dei tuoi occhi /
avrò ali. /
Poi resteremo /
accanto mentre le lucciole /
fioriranno /
nel lento abbandonarsi della sera /
al nero velluto delle tenebre /
io /
oscuro fino a scomparire /
tu /
più chiara del latte /
in questa notte mia bella /
stella /
soffice della tua luce /
d'amore. /

Ammesso che io esista /
sono in fila /
dietro me stessa. /
In attesa che questo /
adesso /
che ho dentro avvenga /
e la bandiera /
della mia anima al vento /
si spieghi /
perché sono qui. /

Dalla terra notturna  /

uno spirito sale  /

benedice i silenzi e tutto  /

ciò di cui siamo senza.  /

E’ lì  /

in fondo al buio  /

nella vertigine di se stesso  /

l’alleluja dei sogni /

il canto segreto e muto /

che li avvera.  /

Le stelle sono chiare  /

solo dov’è scuro.  /

Troppa luce inghiotte /

il loro tremulo splendore. /

La speranza ha bisogno /

spesso /

solo di pudore. /

Si comprende /
ed ecco /
si è soli. /
Limpido un vetro /
di lontananza ci astrae /
dalla gente che attraversi /
come un bosco. /
Nell’immensità /
della distanza nessuno /
è presente. /
Più vero di remote /
intangibili /
nuvole. /

Alle diciannove donne yazide arse vive /

Pochi lo hanno saputo. /
Non è stato trasmesso ai telegiornali. /
Così poco conta ciò che vale /
l'onore delle donne /
e la loro vita. /
Bruciate un'altra volta /
dall'indifferenza. /
Di quest'orrore si dovrebbe urlare /
tutti, non stare inerti senza /
parole. La Dea / 
madre delle acque /
delle lacrime e del sangue /
dei flussi e delle maree /
vi accolga ora lontane /
dall'uomo e dal suo dio /
dinamite ed armi da fuoco /
dalla terra che ha violentata e uccisa. /
Nel paradiso dell'Angelo Arcobaleno /
vi sia ora serena un'altra vita /
sorelle: in ogni stella /
nella notte del mondo infinita /
vedo il vostro viso e quello di ogni donna /
martirizzata, in quel brivido /
d'argento l'insonne sogno /
del bisogno di rispetto prima /
ancora dell'amore. /
Servirà un altro diluvio /
di pianto a spegnere /
il fuoco orrendo dell'ira?

Robinie /
sciolte chiome della pianura /
chiaro l'odore di miele /
dei vostri fiori che fa /
così bene al cuore /
nelle primavere. /
Ovali quali verdi /
occhi le foglie a migliaia /
tremule dall'arsura difendono /
i campi e le radici frenano /
le frane e il legno /
elastico resiste /
e dura. Per questo /
ultimo del vostro assassinio /
nessuno si cura. Dov'è /
dell'uomo il dominio /
sempre vi è anche sterminio. /

Il varco della rosa /

la più remota  /

antica  /

dove una stella riposa  /

di teneri pistilli /

dita  /

neonate: schiusa  /

questa bocca beve /

la luce bisognosa  /

d’aprirsi quasi /

un Sacro Cuore dell’amore  /

che l’aria irrora /

e respira  /

del tutto spalancata al fato /

d’esistere larga ai venti /

e alla ventura di lasciare  /

subito il bocciòlo.  /

Delicato palpita il suo oro /

che nutre silenzioso /

le api anche quando /

dei petali l’autunno spogliandola la rende /

d’un ultimo sorriso generosa. /

Forse così un tempo era /

nella mente di Dio il senso /

d’ogni anima e cosa. /

Oscuro /
mai capito /
selvatico indomato /
soprattutto affamato /
io sto dalla parte del lupo. /
Vestita di rosso l’innocenza /
segnala l’indecenza /
di portare una scorta alimentare /
là dove si uccide /
per mangiare. /
Non c’è condivisione /
con gli animali, solo la nonna /
per la bambina è degna /
del ricco desinare. /
Che poi a sua volta il lupo venga ammazzato /
da un cacciatore umano /
è il fato sempre di chi ha provato /
a rovesciare dei miseri la sorte /
senza cambiare prospettiva. /
Povere non sono la nonna e la bimba /
e il lupo cattivo: lui è l’escluso /
di cui la vendetta è prendersi /
tutto, dentro di sé /
come cibo. Incluse chi lo portava /
e colei a cui era destinato. /
Vive le ha ingoiate ma in lui /
il ventre squarciato è l’apertura /
di una bocca più grande che grida /
ancora quanto la giustizia fa paura. /

Appaiono /
a volte nei sogni /
squarci d'azzurro fra le nuvole /
le case /
delle estati. Trapassate /
da brividi di rondini /
la luce riversata nelle stanze /
dimore delle vacanze /
senza pretese /
eppure regge di sogni /
d'adolescenza sospese /
intatte ai ricordi. /
In voi arde /
perpetuo lume al tabernacolo /
di chi fui /
e avrei voluto divenire /
la memoria della gioia /
inconsapevole /
d'essere la scorta /
per una vita intera. /

Crapino soave /
che friggi di fusa il silenzio /
è lava /
di cielo il tuo sguardo /
trabocca d'innocenza. /
Senza di te sarei /
più sola che se perdessi /
me stessa. /
In te quanta bellezza /
e affetto s'apprezza /
che tu custodisci, o gatto! /

Vorrei sapere chi credeva /
ai tempi di Esopo /
che a una volpe piacere /
potesse proprio l'uva. /
E anche ora, dopo /
tutto questo tempo /
che la si prenda per simbolo /
dell'autoinganno /
come esempio del disprezzo /
del premio che non s'è ottenuto /
non è d'aiuto a capire /
perché proprio un grappolo /
e una volpe si è voluto unire /
per sempre in un proverbio /
che con se stessi il diverbio /
voglia significare. /
Nessuno ha mai ammesso /
che era un caso non reale. /
Vale oggi come ieri /
questa verità. /
Quanta stupidità /
nella saggezza quanta /
ignoranza della natura /
ancora sostiene e perdura /
le nostre certezze. /

Quando piove /
fitto fitto l'infinito /
presente delle fate /
è possibile visitare /
infilandosi /
nella cruna fra due gocce. /
Che ci piaccia /
o no questa è la toppa /
sottile, così come la chiave /
il respiro che bisogna trattenere /
per un istante /
per vedere /
in quell'attimo il pianto /
del cielo farsi incanto /
sospeso d'argento /
fermo trafiggendo di diamanti /
ogni angolo della tua vita /
quell'esistenza che credevi finita /
la spenta sequenza dei giorni /
tutti uguali. /
Per questo /
le fate hanno le ali /
perché sanno /
distinguere ed amare /
ogni particolare. /

Un libro /
una bevanda calda /
e un gatto: non è detto /
che il paradiso sia migliore /
di starsene in poltrona /
mentre fuori piove /
e accarezzare /
centellinare /
scivolare /
lentamente in un mondo /
fatto di parole /
in compagnia dell'unico /
essere che ci vuole /
più bene della sua /
preziosa e sola /
libertà. /

Si cade in certi silenzi /
proprio in fondo /
dove si ascolta /
battere il cuore. /
A flutti lenti il sangue /
misura il tempo /
e allora su un fianco /
raggomitolandosi si abbraccia /
il mondo. /
Intanto /
la vita fa senza /
come sempre /
di noi. /