Musica /
e resina di nuvole /
danza e inconsistenza /
è un gatto mentre spicca /
un balzo attraverso il silenzio. /
Sospesa /
per un istante resta /
polline di luce una scia. /
Nell'aria /
firma la sua magia. /
Che portino al cielo o si muovano nel profondo le parole poetiche serbano un canto nel silenzio. Che a volte vibra, nel vento o nelle onde, ma solo nell'anima ha risonanza.
venerdì 29 aprile 2016
giovedì 28 aprile 2016
mercoledì 27 aprile 2016
martedì 26 aprile 2016
Sembra in attesa /
perché fa le fusa come /
aspettandosi qualcosa. /
Ma non c'è pretesa, non c'è /
altro che questo rilassato /
iato /
del tempo e dello spazio /
dove con grazia resta /
alla finestra socchiusa /
degli occhi di topazio. /
Immobile, la sua meditazione /
è lezione di stile: composto /
impercettibile il respiro /
ne si ammira questo saper gustare /
il presente /
facendo a meno della mente. /
O forse /
dietro quell'involucro di pelo /
non c'è del tutto niente /
il suo corpo puro vuoto anche /
nuvola e silenzio. /
Non si capirebbe altrimenti /
come un gatto pure da se stesso /
s'assenti. /
perché fa le fusa come /
aspettandosi qualcosa. /
Ma non c'è pretesa, non c'è /
altro che questo rilassato /
iato /
del tempo e dello spazio /
dove con grazia resta /
alla finestra socchiusa /
degli occhi di topazio. /
Immobile, la sua meditazione /
è lezione di stile: composto /
impercettibile il respiro /
ne si ammira questo saper gustare /
il presente /
facendo a meno della mente. /
O forse /
dietro quell'involucro di pelo /
non c'è del tutto niente /
il suo corpo puro vuoto anche /
nuvola e silenzio. /
Non si capirebbe altrimenti /
come un gatto pure da se stesso /
s'assenti. /
lunedì 25 aprile 2016
Portavamo fiori /
sulla tomba dei partigiani /
in fondo al Campo Giuriati. /
Dietro c'era un muro /
sopra alti pioppi sussurranti /
nel silenzio. Non era /
un gioco, credevamo davvero /
che lì sotto fossero seppelliti. /
Così stavamo muti, si sentiva /
al bordo di quel prato /
proprio lì /
il confine della vita. /
La nostra età d'allora /
più vicina a quella dei fucilati /
di questa che oggi /
di entrambi rimpiange l'innocenza. /
Senza fine è la guerra e nessuno /
di noi o di loro /
lo sapeva. /
Lievi restano quei fiori /
tale la speranza /
di un mondo migliore. /
Continua così /
la resistenza. /
sulla tomba dei partigiani /
in fondo al Campo Giuriati. /
Dietro c'era un muro /
sopra alti pioppi sussurranti /
nel silenzio. Non era /
un gioco, credevamo davvero /
che lì sotto fossero seppelliti. /
Così stavamo muti, si sentiva /
al bordo di quel prato /
proprio lì /
il confine della vita. /
La nostra età d'allora /
più vicina a quella dei fucilati /
di questa che oggi /
di entrambi rimpiange l'innocenza. /
Senza fine è la guerra e nessuno /
di noi o di loro /
lo sapeva. /
Lievi restano quei fiori /
tale la speranza /
di un mondo migliore. /
Continua così /
la resistenza. /
domenica 24 aprile 2016
Il bacio della sirena /
Nella tempesta /
dall’oscuro funesto cobalto /
il corallo delle labbra era assalto /
d’inatteso fuoco /
emerso in quella notte di naufragio /
e d’un amore /
diverso il presagio /
ben più fondo del mare. /
Arso interamente fui quando /
su di lei mi chinai perché attraverso /
le onde la scorsi ed aveva /
occhi di stella infiniti /
e i capelli nelle onde sangue /
d’angue marina le gambe /
metà era del cielo /
mezza d’abisso. Troppo /
è per me, mi dissi. /
Poi nella scialuppa /
salvo mi trovai ma capii /
scisso e maledetto sono io! /
Che la mente dal cuore /
più che l’aria dal mare /
in quel fatale istante /
ho separato. /
Ed ora a questa intera /
vita senza incanto /
nella bonaccia piatta del rimpianto /
per sempre condannato. /
dall’oscuro funesto cobalto /
il corallo delle labbra era assalto /
d’inatteso fuoco /
emerso in quella notte di naufragio /
e d’un amore /
diverso il presagio /
ben più fondo del mare. /
Arso interamente fui quando /
su di lei mi chinai perché attraverso /
le onde la scorsi ed aveva /
occhi di stella infiniti /
e i capelli nelle onde sangue /
d’angue marina le gambe /
metà era del cielo /
mezza d’abisso. Troppo /
è per me, mi dissi. /
Poi nella scialuppa /
salvo mi trovai ma capii /
scisso e maledetto sono io! /
Che la mente dal cuore /
più che l’aria dal mare /
in quel fatale istante /
ho separato. /
Ed ora a questa intera /
vita senza incanto /
nella bonaccia piatta del rimpianto /
per sempre condannato. /
venerdì 22 aprile 2016
Sopravvissuto agli Spagnoli /
a Maria Teresa e Napoleone /
al Quarantotto e due conflitti mondiali /
all'ultimo soprattutto /
lì in via Olmetto ai bombardamenti /
che distrussero in parte Palazzo Archinto /
il suo glicine /
nerbo ritorto che affonda /
le sue spire nella storia /
continua dei suoi fiori /
al primo tepore a offrire la gloria. /
Per tre secoli con tripudio i suoi grappoli /
signori generali rivolte e guerre /
hanno battuto. /
La vittoria, alla fine /
è sempre della terra. /
a Maria Teresa e Napoleone /
al Quarantotto e due conflitti mondiali /
all'ultimo soprattutto /
lì in via Olmetto ai bombardamenti /
che distrussero in parte Palazzo Archinto /
il suo glicine /
nerbo ritorto che affonda /
le sue spire nella storia /
continua dei suoi fiori /
al primo tepore a offrire la gloria. /
Per tre secoli con tripudio i suoi grappoli /
signori generali rivolte e guerre /
hanno battuto. /
La vittoria, alla fine /
è sempre della terra. /
mercoledì 20 aprile 2016
Si uscirà a spirale /
come l'acqua quando fugge verso il basso /
ma questa volta al cielo /
che non sarà più tale ma imbuto /
di petali d'un azzurro così dolce /
che solo nei sogni ho veduto. /
E quello divenendo l'anima /
immensa facendosi /
sarà poi anche /
niente. /
Nel sollievo dell'illimitato /
sfilata del corpo la scarpa /
nuda /
l'erba di quel prato. /
come l'acqua quando fugge verso il basso /
ma questa volta al cielo /
che non sarà più tale ma imbuto /
di petali d'un azzurro così dolce /
che solo nei sogni ho veduto. /
E quello divenendo l'anima /
immensa facendosi /
sarà poi anche /
niente. /
Nel sollievo dell'illimitato /
sfilata del corpo la scarpa /
nuda /
l'erba di quel prato. /
La mia preferita di Hugo Pratt /
Osservo la posa rilassata /
del marinaio il suo pigro /
abbandonarsi alla panchina /
che non rima con l'attenti /
del gatto e del merlo: eppure /
come un discorso silente /
c'è fra quei tre /
quasi si fossero dati appuntamento. /
E' in attesa /
il Maltese e gli altri due /
gli parlano nella mente. /
O forse già si sono detti tutto /
Corto, il merlo e il gatto /
un segreto /
frusciante anche nel bianco /
cielo immaginato /
nelle foglie autunnali /
all'acquarello. Nulla /
affratella come /
condividere un mistero. /
del marinaio il suo pigro /
abbandonarsi alla panchina /
che non rima con l'attenti /
del gatto e del merlo: eppure /
come un discorso silente /
c'è fra quei tre /
quasi si fossero dati appuntamento. /
E' in attesa /
il Maltese e gli altri due /
gli parlano nella mente. /
O forse già si sono detti tutto /
Corto, il merlo e il gatto /
un segreto /
frusciante anche nel bianco /
cielo immaginato /
nelle foglie autunnali /
all'acquarello. Nulla /
affratella come /
condividere un mistero. /
martedì 19 aprile 2016
E come lucevano della magnolia /
le dure foglie sonanti remiganti /
al tocco gelato del vento /
che fatto aveva del cielo d'aprile /
per un istante /
l'immagine incandescente della gloria. /
Così alta, assoluta /
ne rimbalzava lo splendore sulle foglie /
nacchere inadatte a stormire /
ma così nitide /
nel rifrangere la luce /
da parere argento di specchio /
e il vento /
il dispetto veniale d'un bimbo /
che alla gibigiana si diletta. /
le dure foglie sonanti remiganti /
al tocco gelato del vento /
che fatto aveva del cielo d'aprile /
per un istante /
l'immagine incandescente della gloria. /
Così alta, assoluta /
ne rimbalzava lo splendore sulle foglie /
nacchere inadatte a stormire /
ma così nitide /
nel rifrangere la luce /
da parere argento di specchio /
e il vento /
il dispetto veniale d'un bimbo /
che alla gibigiana si diletta. /
lunedì 18 aprile 2016
Esseri sottili /
stanno oltre il velo dell'aria /
immobili /
altrimenti con le loro ali /
l'aria e la terra /
il fuoco e l'acqua /
le anime e le stelle /
tutto /
sarebbe travolto dal respiro di Dio. /
Non un brusio, nemmeno un'ombra /
trasparente. Ci guardano. /
Contemplano la nostra fatica /
di capire. I corpi che portiamo /
addosso, l'impasto grigio /
delle nostre menti. /
Sono presenti. /
Invisibili come l'Eterno. /
Solo perché stanno fermi /
ingiusto è dire che non esistano. /
Salda è l'attenzione quando si dedica /
per sempre: è lì /
che diventa amore. /
stanno oltre il velo dell'aria /
immobili /
altrimenti con le loro ali /
l'aria e la terra /
il fuoco e l'acqua /
le anime e le stelle /
tutto /
sarebbe travolto dal respiro di Dio. /
Non un brusio, nemmeno un'ombra /
trasparente. Ci guardano. /
Contemplano la nostra fatica /
di capire. I corpi che portiamo /
addosso, l'impasto grigio /
delle nostre menti. /
Sono presenti. /
Invisibili come l'Eterno. /
Solo perché stanno fermi /
ingiusto è dire che non esistano. /
Salda è l'attenzione quando si dedica /
per sempre: è lì /
che diventa amore. /
domenica 17 aprile 2016
A Catullo /
Per errore credevano il tuo /
il nome d’un poeta /
in verità “piccolo gatto” voleva significare. /
Però piccolo non lo sei mai stato /
nemmeno ora che ogni tuo ricordo lascia /
un cratere /
nel cuore di chi ti ha amato. /
Che si china a guardarci dentro /
perché in quel colore d’ombra ancora sembra /
che tu ti ci nasconda. /
Concordanza di difformità tu eri: regale aspetto /
e voce di borgata /
espansivo nell’affetto, lampo la tua zampata /
raffinato ghiottone /
ma cacciatore impunito /
ogni estremo pacificavi dove hai insegnato /
dell’incongruenza a fare arte /
e soprattutto a vivere /
ogni grandezza e mai farsi da parte. /
In questo anche il poeta del tuo nome /
onori col tuo estremo odi et amo. /
sabato 16 aprile 2016
giovedì 14 aprile 2016
Se si potesse vivere lasciando /
il sole striare d'incanto i tramonti /
e le erbe tremare al vento /
se le rondini /
ritornassero sempre /
e in primavera anche le nubi /
divenissero fiori /
se sincera /
ogni voce d'amore /
e gli occhi custodi di parole /
se l'aria la terra il mare /
fossero pieni di grazia /
non della sporcizia /
dei nostri cuori se /
si potesse vivere /
ancora.../
il sole striare d'incanto i tramonti /
e le erbe tremare al vento /
se le rondini /
ritornassero sempre /
e in primavera anche le nubi /
divenissero fiori /
se sincera /
ogni voce d'amore /
e gli occhi custodi di parole /
se l'aria la terra il mare /
fossero pieni di grazia /
non della sporcizia /
dei nostri cuori se /
si potesse vivere /
ancora.../
mercoledì 13 aprile 2016
C'è un pizzico di felicità /
in ogni mattino. Appena /
ti desti l'hai nella mano /
che posi qua e là nei gesti /
quotidiani. Sembra polvere /
così fine e trasparente /
che fra le dita pare /
non vi sia niente. Eppure /
è tutto lì in /
come fai le cose /
il segreto magico che le alza /
in volo quale misterioso /
polline sulle ali d'una mariposa. /
Non si pensa mai /
che ogni tocco può divenire /
carezza. L'amore /
non principia nell'impeto del vento /
ma è brezza respiro /
lieve /
di tutto /
ciò che è normale. /
in ogni mattino. Appena /
ti desti l'hai nella mano /
che posi qua e là nei gesti /
quotidiani. Sembra polvere /
così fine e trasparente /
che fra le dita pare /
non vi sia niente. Eppure /
è tutto lì in /
come fai le cose /
il segreto magico che le alza /
in volo quale misterioso /
polline sulle ali d'una mariposa. /
Non si pensa mai /
che ogni tocco può divenire /
carezza. L'amore /
non principia nell'impeto del vento /
ma è brezza respiro /
lieve /
di tutto /
ciò che è normale. /
martedì 12 aprile 2016
lunedì 11 aprile 2016
Mi manco /
ogniqualvolta accontento. /
Di un convento /
la mia anima abbisogna /
d'un chiostro di silenzio. /
Ho nel sangue fiumi /
di solitudini. /
Spade di sole dalle grate /
gridano /
l'incontenibile oltre. /
All'orlo /
dell'infinito non /
sugli spalti dei barbari /
la cura precisa delle attese /
regola i miei passi. /
Le miei ossa saranno fiori /
le parole sassi /
in fondo all'immenso. /
ogniqualvolta accontento. /
Di un convento /
la mia anima abbisogna /
d'un chiostro di silenzio. /
Ho nel sangue fiumi /
di solitudini. /
Spade di sole dalle grate /
gridano /
l'incontenibile oltre. /
All'orlo /
dell'infinito non /
sugli spalti dei barbari /
la cura precisa delle attese /
regola i miei passi. /
Le miei ossa saranno fiori /
le parole sassi /
in fondo all'immenso. /
domenica 10 aprile 2016
Non salverà il mondo /
l’amore. Solo la pace /
quel silenzio di tutto /
che tace in fondo /
a noi stessi nel tempio /
della calma quel processo /
lento che fa crescere /
i fiori. /
Nelle scritture si legge /
frutto della giustizia /
sarà la pace ma credo /
sia l’inverso: diritta e degna /
è l’azione soltanto /
che dalla quiete scaturisce /
dunque da lì, dove finisce /
il frastuono dell’ego e il mare /
dell’infinito non ha onde /
sponde e orizzonti /
bisogna cominciare. /
l’amore. Solo la pace /
quel silenzio di tutto /
che tace in fondo /
a noi stessi nel tempio /
della calma quel processo /
lento che fa crescere /
i fiori. /
Nelle scritture si legge /
frutto della giustizia /
sarà la pace ma credo /
sia l’inverso: diritta e degna /
è l’azione soltanto /
che dalla quiete scaturisce /
dunque da lì, dove finisce /
il frastuono dell’ego e il mare /
dell’infinito non ha onde /
sponde e orizzonti /
bisogna cominciare. /
sabato 9 aprile 2016
La mia rivoluzione /
è vivere il rispetto /
prima ancora della /
compassione. E' nel piatto /
non avere nulla /
che sia d'animale. /
Onorare il silenzio /
col canto /
scaturito in fondo /
all'immenso /
vuoto di me stessa. /
Alla fine di nessuno /
resteranno nemmeno /
le ossa /
macinate dal tempo. /
Ognuno varrà /
la propria assenza. /
è vivere il rispetto /
prima ancora della /
compassione. E' nel piatto /
non avere nulla /
che sia d'animale. /
Onorare il silenzio /
col canto /
scaturito in fondo /
all'immenso /
vuoto di me stessa. /
Alla fine di nessuno /
resteranno nemmeno /
le ossa /
macinate dal tempo. /
Ognuno varrà /
la propria assenza. /
giovedì 7 aprile 2016
Si tuffa nell’aria /
volteggiando oltre /
il suo mondo d’abissi /
bellissimo /
angelo pipistrello /
contenta /
di niente poi scomparendo /
nella notte dei flutti. In /
quell’istante il nero /
suo volo del mare /
del suo immenso mistero /
d’incanto è il raro /
emblema. /
Incomprensibile poema /
in una lingua straniera /
oscuro verso /
ardente troppo /
profondo sapere /
la manta. /
volteggiando oltre /
il suo mondo d’abissi /
bellissimo /
angelo pipistrello /
contenta /
di niente poi scomparendo /
nella notte dei flutti. In /
quell’istante il nero /
suo volo del mare /
del suo immenso mistero /
d’incanto è il raro /
emblema. /
Incomprensibile poema /
in una lingua straniera /
oscuro verso /
ardente troppo /
profondo sapere /
la manta. /
lunedì 4 aprile 2016
Mio padre mi raccontava /
del gatto del bombardamento. /
Dilaniava l’aria /
la sirena e tutti /
a correre come il vento /
verso il rifugio ma /
lui quasi è inciampato /
in un gatto sottiletta /
completamente spalmato /
sulla via che artigliava /
nell’ingenuo intento di sparire /
coll'affrancare /
delle sue quattro ossa e pelo /
soriano il suolo /
di Milano. Papà /
l’ha divelto come si strappa una corteccia /
d’istinto e senza esitare /
se lo è attaccato alla camicia /
dove ha fatto presa /
di nuovo il micio e l’ha portato /
in salvo nel rifugio mentre sopra /
esplodeva l’inferno. /
A mio padre i gatti /
non piacevano troppo. /
Ma pensava che il rispetto /
si deve a ogni creatura /
ignobile condannarle /
alla paura. Nel buio /
la sotto al sicuro /
pupille ogivali e un bagliore /
fosforescente l’hanno convinto /
che un gatto fa parte della gente. /
Nell’istante in cui scegliere /
è l’unico lusso /
dal male si salva solo chi /
va oltre se stesso. /
del gatto del bombardamento. /
Dilaniava l’aria /
la sirena e tutti /
a correre come il vento /
verso il rifugio ma /
lui quasi è inciampato /
in un gatto sottiletta /
completamente spalmato /
sulla via che artigliava /
nell’ingenuo intento di sparire /
coll'affrancare /
delle sue quattro ossa e pelo /
soriano il suolo /
di Milano. Papà /
l’ha divelto come si strappa una corteccia /
d’istinto e senza esitare /
se lo è attaccato alla camicia /
dove ha fatto presa /
di nuovo il micio e l’ha portato /
in salvo nel rifugio mentre sopra /
esplodeva l’inferno. /
A mio padre i gatti /
non piacevano troppo. /
Ma pensava che il rispetto /
si deve a ogni creatura /
ignobile condannarle /
alla paura. Nel buio /
la sotto al sicuro /
pupille ogivali e un bagliore /
fosforescente l’hanno convinto /
che un gatto fa parte della gente. /
Nell’istante in cui scegliere /
è l’unico lusso /
dal male si salva solo chi /
va oltre se stesso. /
domenica 3 aprile 2016
Disappetenza d’esistere /
non sapere /
dove andare. /
Cerca un bosco. /
In questo mondo che /
non basta un bosco /
intricato silenzio /
dell’antico Sempre. /
E perditici. /
Lascia il sentiero /
aspira l’odore dei muschi /
osserva il mistero /
quasi subacquea lentissima /
la danza degli alberi /
col vento /
le ombre la luce. /
Consapevoli /
supremi i loro pensieri /
sanno /
solo loro servire /
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