Mio padre mi raccontava /
del gatto del bombardamento. /
Dilaniava l’aria /
la sirena e tutti /
a correre come il vento /
verso il rifugio ma /
lui quasi è inciampato /
in un gatto sottiletta /
completamente spalmato /
sulla via che artigliava /
nell’ingenuo intento di sparire /
coll'affrancare /
delle sue quattro ossa e pelo /
soriano il suolo /
di Milano. Papà /
l’ha divelto come si strappa una corteccia /
d’istinto e senza esitare /
se lo è attaccato alla camicia /
dove ha fatto presa /
di nuovo il micio e l’ha portato /
in salvo nel rifugio mentre sopra /
esplodeva l’inferno. /
A mio padre i gatti /
non piacevano troppo. /
Ma pensava che il rispetto /
si deve a ogni creatura /
ignobile condannarle /
alla paura. Nel buio /
la sotto al sicuro /
pupille ogivali e un bagliore /
fosforescente l’hanno convinto /
che un gatto fa parte della gente. /
Nell’istante in cui scegliere /
è l’unico lusso /
dal male si salva solo chi /
va oltre se stesso. /
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