Da un terremoto /
all'altro scandito /
da lustri d'umiliata attesa /
si racconta questo paese. /
"Non vi lasceremo /
soli" è il mantra /
vanto dei politici /
e della televisione. /
Poi passa l'emozione /
e di loro si ricorda /
solo l'Esatri che non distingue /
fra il prima e il dopo /
cui scopo è sempre pretendere /
e qui non lascia anzi raddoppia /
i pagamenti. Perché una tenda /
dopo un po' si può considerare /
una seconda casa /
figuriamoci se diventa una roulotte /
o una baracca. /
Non c'è ricostruzione /
la distruzione anzi lenta prosegue /
caria le anime /
nell'impotenza della depressione. /
Quante generazioni ad ogni sisma /
cresceranno dimenticate /
e senza speranza ? /
E' l'arroganza del vuoto /
che erode la sostanza. /
Dell'Italia il vero cataclisma /
è l'inferno /
di qualsiasi suo governo. /
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