domenica 31 gennaio 2016

Quando giunsi /
alla casa di Dio /
sulla porta /
un cartello diceva: /
"Torno subito". /
Era un foglio bianco /
con un puntino nero. /
Un foro /
da cui accostandomi vidi /
il buio /
d'ogni mistero. /

giovedì 28 gennaio 2016

Prima di Babele /
c'era un'unica lingua ma /
non si parlava. /
Erano i suoni /
che ancora sanno modulare /
gli animali /
quelli che cantano /
le megattere in fondo /
al mare. In fondo /
al cuore senti /
e comprendi le parole del vento /
delle foglie e dei sassi. /
Conoscono ancora /
essi /
il linguaggio primordiale. /
Le nostre lingue /
ci hanno diviso /
anche dalla natura. /
Tutto ciò che ancora restava /
del paradiso. /

mercoledì 27 gennaio 2016

Leviga il silenzio /
l'anima e lieve /
del suo oro estende /
la luce. Conduce /
dentro la muta stanza /
del cuore in fondo /
a giardini di solitudini. /
Abbi l'abitudine /
al suo passo lento /
nuoto /
nel vuoto vento del suo manto è /
percorrerne il sentiero. /
Non restare straniero /
al suo cheto abbraccio /
di piume. /
Questa è la maniera /
in cui Dio ti ama. /

martedì 26 gennaio 2016

Sono il gatto custode /
del campo di Auschwitz. /
Vivo sotto la scritta /
all'ingresso principale /
"il lavoro rende liberi". /
Sto lì, austero /
anche con la neve /
a quaranta sotto zero. /
Mi hanno dato un nome /
anzi due e da uomo /
ma senza ragione. /
Non c'erano nomi /
in questa prigione e non l'uomo /
solo un animale /
è degno di vegliare /
il suo silenzio: noi /
dell'anima non possiamo /
fare senza, noi non siamo /
criminali. Qui sono /
anche per ricordare /
i miei simili che furono vietati /
ai milioni che avete assassinato. /
Con che coscienza ci avete strappato /
a chi avete deportato? /
Ai bambini /
dal camino passati /
tolto avete anche noi amici /
negando anche questo /
un cane, un micio /
alla loro breve vita. /
Forse ciò non ha importanza /
giunti comunque /
a questa meta. /
Io però qui sotto sto /
unico gatto schiavo: ricordare /
è il mio lavoro, nella memoria /
il cuore ho /
per sempre chiuso a chiave. /

lunedì 25 gennaio 2016

Quando la vita pesa /
prendi un respiro, io /
sono il riposo. Eluso /
ho sempre l'attenzione /
di chi s'immagina gli angeli /
folgori d'oro e di canti. /
In silenzio invece /
mi piace in un angolo nutrire /
l'anima e il fiato /
con un poco di nulla /
da fare. Sostare /
l'ozio in un miele di quiete /
trasformare /
la mente s'incanta nel niente /
di utile che il tempo /
dilata. Per questo /
è sempre vietata. Una pausa /
è tutto ciò che basta /
per credere all'eternità. /

Hanno carne /
di nuvole e cielo. /
Hanno ali. /
Da quanto /
vali dipende /
il loro volo. /
A volte, all'improvviso /
così /
precisamente /
in un istante un sogno /
scocca /
nel futuro. /

sabato 23 gennaio 2016

C'è un attimo /
prima di cominciare il giorno /
che la luce ha piume /
di paradiso. /
Si schiude come ali /
il velo delle cose. /
Decise ad iniziarti /
ancora /
a ciò che speri. /

venerdì 22 gennaio 2016

Se un giorno tornerai /
cosa di me /
ti verrà incontro? /
Non la speranza /
ripiegata come seta /
di bandiera non l'amore /
che c'era. Sarà l'ombra /
la parte di me straniera /
quella che attende sempre /
ritaglio di ogni sera /
perduta. Infinito /
è il vuoto che contiene. /
Eterno il tempo /
che le resta. /
Sarà festa /
quando tornerò. /

Sono la gatta della scuola. /
Mi duole dirvi /
cari studenti /
che la vita non si impara /
ripetendo tutto a mente. /
Odo i vostri cori /
mentre in silenzio percorro /
i corridoi. M'acciambello /
sotto la sedia del bidello /
che con me sospira /
disapprovando questa conoscenza /
fatta solo di parole. /
Alla mia prole /
infatti io gatta insegno /
la diversa consistenza del legno /
degli alberi a salire /
o a pigliare palpitante /
la coda mozza della lucertola /
che simula la preda. /
Eredi saranno /
della mia esperienza /
appresa con divertimento. /
Per scrivere leggere /
e far di conto state /
chiusi per ore /
e vi annoiate. Come potrete /
della vita i fatti /
poi affrontare? Ma questo /
con perizia e grazia /
lo sanno solo i gatti. /

giovedì 21 gennaio 2016

Ritratto di Nuccia Pacifici prima della deportazione /
Strano fato /
aver ritrovato la tua foto /
proprio l’anniversario /
della tua morte. La sorte /
ha strani languori /
sospende istanti fuori dal tempo /
come mani a salutare. /
Nell’abito a fiori /
sbocci sorridente del raro /
riso di quegli anni /
un cappello di paglia fra le dita /
e la voglia /
di vita a splenderti tutta /
d’allegria. Che cosa /
vuoi dirci zia /
ricomparendo così /
lieta in un lontano giardino? /
Che ci sei sempre /
vicino? O che il destino non è /
come si muore /
ma l’amore che si è stati /
fioriti di un’estate /
infinita. /
Come piange oggi /
il cielo. Un velo /
di lacrime sfoca il paesaggio /
e lo deprime. Ma /
io sono saggio /
non c'è niente di peggio /
che essere tristi quando piove. /
Non mi muovo /
sto qui e contemplo /
il firmamento delle gocce /
saltellanti e sto attento. /
Mi gusto l'asciutto /
e comodo rifugio della casa /
distinguo la pioggia /
dal peggio. Che c'è /
sempre oltre l'esile invisibile /
distanza fra il mondo /
e questa stanza. /
Decidere d'essere felici /
dentro non cancella il diluvio /
ma è già abbastanza. /

lunedì 18 gennaio 2016

Il gatto della notte /
viene quatto /
passeggia sulle case /
con zampe di raso. /
Il gatto dell'ombra /
a volte sembra /
la nera pantera dell'addio. /
Eppure è mio /
risponde al nome che gli ho dato /
fatato aleggia nell'aria /
e fa le fusa /
confuse fra i rumori di città. /
Realtà è solo quell'istante /
quando del suo manto /
morbido circonda /
l'apparente simmetria dei nostri forse. /
Della farsa di capire /
questo gatto /
mostra il difetto: noi siamo il topo /
questo era /
il patto. /

(dipinto di Catalin Precup)
Stregata dal tramonto /
la mia casa s'addormenta /
in un murmure d'albero. /
Piccola dimora /
dimenticata in fondo ad un cortile /
bisogno non hai /
di quest'apoteosi d'occidente /
per trovare riposo. /
Riponi il capo /
sotto l'ala di fragili fronde /
e già /
sei sogno. /

M'inchiocciolo /
nel mio silenzio. /
Nella soffitta di me stesso /
gli occhi a fessura /
sembro di pietra ma /
dietro quest'aria assente /
spio e sento. Tramando /
l'antico sortilegio della Sfinge /
custode d'immense distanze /
e dell'arcano vuoto /
del deserto. Lo spazio /
intero in me racchiudo /
con l'infinito tempo. /
Perciò mi basta /
ciò che ho dentro. /
Ma questo /
ancora non l'hai scoperto. /

domenica 17 gennaio 2016

Il paranayama degli antichi /
alberi /
invisibile possanza /
e benedizione /
ci custodisce in un segreto /
silenzio /
apparente inazione. /
In loro la memoria della terra /
millenni di cerchi concentrici /
d'un sasso che affonda nel profondo /
del tempo: la loro carne /
di legno porta nascosto /
il segno dell'infinito. /
Maestosi maestri /
c'insegnano il senso /
eterno della vita /
l'ordito del loro respiro /
dove si trama /
sempre inconsapevole /
la storia umana. /

venerdì 15 gennaio 2016

D'inverno il silenzio /
è quest'aria di cristallo /
che rinserra /
nella capsula del fiato. /
Ognuno è accompagnato /
da se stesso /
messo del proprio destino. /
Nemmeno l'ombra /
che leggera sfiora la terra /
annichilita /
ha il fato d'esser compare /
al passo /
roco batacchio /
che nulla più dischiude. /

giovedì 14 gennaio 2016

Ci sono momenti in cui /
tutto /
manca. /
Il vuoto s'avverte /
sostanza /
dei silenzi. /
Sospesa /
l'assenza tremante /
ragnatela. /
Vero solo l'oltre /
dove si relega /
la vita. /
(foto di Loris Cecchini)
Di fatto /
ogni cosa in sé /
è perfetta. /
Solo chi teorizza /
e inventa mode /
non ode il sottile /
alleluja degli angeli /
sbocciare di silenzio /
in silenzio. /
Stona /
ogni parola di condanna. /
Esistere mai /
è una colpa. /

mercoledì 13 gennaio 2016

Il gatto paraspifferi /
Neanche una brezza /
un refolo un filo /
di vento passa /
attraverso l'allungata /
massa del mio pelo. /
E' il mio vanto /
tengo fuori il gelo /
lo trasmuto /
nel caldo velluto /
di me disteso. /
Quando dici /
che non servo a niente /
questa è anche /
la mia scusa: dei sogni farti /
scudo e protezione /
nell'arida stagione /
che ti ghiaccia dentro. /

martedì 12 gennaio 2016

Gatti e ragazze /
miracolo d'intatta forma /
di paradiso /
malizia di luce /
negli occhi a nascondino. /
Si cela ogni imperfezione /
code ritte e sorrisi /
nell'incanto d'un gesto /
il resto tutto /
uno schioccare nell'aria /
il soffice istante /
della loro distanza. /
Graffiano solo chi /
crede con la cattura /
d'imprigionarne l'anima. /
Hanno troppo patito /
per avere paura /
ancora dell'amore eppure /
d'un soffio se ne distinguono /
oltrepassando anche il cielo /
nel loro soave mistero. /

domenica 10 gennaio 2016

Dovrei dirlo amore /
questo risveglio a cuore contento /
il sentirmi viva /
mano nel guanto /
della carne che si muove. /
L'anima intende il presente /
come unico spazio. Ogni /
cosa ne respira /
anche la pietra mira /
all'estasi /
di esistere /
nel denso suo istante /
così, /
semplicemente. /

venerdì 8 gennaio 2016

Qualcosa di sacro /
ci lega ai gatti /
di quando fummo bambini. /
Il segreto di non crescere /
di abitare /
nei regni delle fiabe e dei romanzi /
in quegli avanzi di tempo /
prima di dormire /
quando di nascosto /
insieme /
iniziavamo a sognare. /
Con la pila sotto le coperte /
viso a muso /
io a leggere tu /
a fare le fusa /
all'Isola /
che non c'è approdavamo /
pelle o pelo le nostre vele /
tutti i cieli navigavamo. /
Per sempre là /
insieme /
sepolto abbiamo il nostro tesoro /
non d'oro ma di ore /
rare, quelle della magia /
della serenità. Qui /
in questa distante realtà /
resta solo la mappa /
della nostalgia. /

giovedì 7 gennaio 2016

Piene di sé /
le gobbe che portiamo sulla schiena /
mentre attraversiamo /
deserti di senso. /
Eppure è più facile /
col nostro io passare per la cruna /
d'un significato /
trascinando /
un filo d'esistenza /
che attaccati alle cose /
e ai concetti varcare /
la rosa dei cieli. /
Per un ago passa anche l'ego /
se tende all'assoluto /
non quello però /
che la mente ha posseduto. /

mercoledì 6 gennaio 2016

Avevi ali. /
Nelle valve del tuo buio. /
palpitanti di silenzio /
ti dicevano /
diversa nel tuo oltre. /
Non si assomiglia /
che alla propria trasparenza /
all'invisibile sostanza /
che attornia /
e nega. /
Distanza è la luce /
quando ci spiega. /

martedì 5 gennaio 2016

Sei uscita /
a fare una passeggiata. /
Nessuno t'ha salutata /
nemmeno un umano /
t'ha chiesto come stai. /
Vai e vai poi /
su una panchina /
a riposare ti sei /
posata, stretta nel cappotto /
color foglia vecchia. /
Cercavi /
sul filo dello sguardo /
ancora d'incrociarne un altro /
che accennasse un saluto /
anche se in ritardo. /
Ma sono stato io /
con un miao e d'un balzo /
che accanto a te /
sono venuto e con le fusa /
salutata. Allora gli occhi /
hai chinato /
su di me trovando /
tutto
per te a cercarti
l'amore di un re. /

lunedì 4 gennaio 2016

Rosa coraggiosa /
nell'inverno sbocciata /
sotto la neve /
assopita ora sei /
nei giardini del cielo. /
Di farfalla ha le ali /
l'angelo della primavera /
fra le sue dita /
fiorita resterai /
tra le stelle sospesa /
in attesa /
di tornare ancora in volo /
nuovo bocciolo. /

domenica 3 gennaio 2016

Seriamente /
prendo il compito /
di dormire. Ho /
persino doppie palpebre /
per chiudermi /
dentro i miei sogni. /
T'insegno /
che la vita non è /
tutta qua /
nel fare /
e nel sembrare. /
L'anima che ho /
anch'io sa /
d'altri universi e dimensioni senza /
conoscere la relatività. /
Vedi solo /
una ciambella di pelo ma /
in un cielo più vasto del tuo /
intanto il mio spirito vola /
alla vera realtà. /

sabato 2 gennaio 2016

Vorrei fra le braccia riparo /
d'un angelo d'oro /
custode /
quando la speranza cede. /
Ali di sole /
tepore di paradiso /
le mia anima pulcina /
veglierà /
finché non esca dal guscio /
della malinconia. /
Avrò negli occhi la luce /
del suo sorriso /
quando la via ancora prenderò /
solitaria e oscura. /

venerdì 1 gennaio 2016

Saille /
“Vicino all’acqua” ti chiami /
lungo laghi torrenti e stagni /
fondi o nelle nebbie /
stai fra le labbra dei fiumi. /
Piovono anche le tue chiome /
sembri in ascolto /
di qualche antica malinconia /
nel compianto o nella nostalgia. /
Per le tue fronde t’hanno detto piangente /
ma curvo come la luna /
le sue maree rappresenti /
i ritmi del tempo e di Birgit /
l’introversa veggenza.Ti pieghi /
mai ti spezzi /
tua saggezza l’adattamento /
i druidi da te traevano strumenti /
per far risuonare la voce del vento. /
Alle streghe le tue fronde davano ali /
sboccia il tuo fiore d’innanzi /
come quando si ama prima /
che l’altro s’innamori /
dissipando il tuo miele forsennato /
alle api incantate di rugiada. /
Eppure curi ogni febbre /
sconfiggi anche l’Ade /
nel lento tuo grembo di foglie /
culli pensieri e speranze /
danzi nell’aria il tuo silenzio /
custode sei d’ogni sogno. /