Sono la gatta della scuola. /
Mi duole dirvi /
cari studenti /
che la vita non si impara /
ripetendo tutto a mente. /
Odo i vostri cori /
mentre in silenzio percorro /
i corridoi. M'acciambello /
sotto la sedia del bidello /
che con me sospira /
disapprovando questa conoscenza /
fatta solo di parole. /
Alla mia prole /
infatti io gatta insegno /
la diversa consistenza del legno /
degli alberi a salire /
o a pigliare palpitante /
la coda mozza della lucertola /
che simula la preda. /
Eredi saranno /
della mia esperienza /
appresa con divertimento. /
Per scrivere leggere /
e far di conto state /
chiusi per ore /
e vi annoiate. Come potrete /
della vita i fatti /
poi affrontare? Ma questo /
con perizia e grazia /
lo sanno solo i gatti. /
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