sabato 5 marzo 2016

Donna dal volto di gatto /
o gatta nera /
dal delta al deserto /
l'amore e il piacere /
il mio culto celebrava. /
A capo scoperto /
donne e gatti in chiatte /
colme di fiori sul pelo /
del Nilo a dismisura /
l'estasi senza paura /
nella festa con danze /
si onorava. /
Partorienti e madri /
la vellutata notte /
del mio manto difendeva /
e tutti i gatti /
miei protetti anche nell'ombra /
piccole mummie /
con un topo accanto /
per sopravvivere /
all'eternità. Alcuno /
li nuoceva impunito /
e un lutto infinito /
a sopracciglia rasate /
la morte ne piangeva. La sorte /
d'essere guardiani dei granai /
i Mau dalla maculata livrea /
mai del tutto domati /
con dolce ferocia conquistata /
hanno come il sole /
del cui calore sono l'emblema. /
Della luce della luna anche /
mi diademo e le tenebre /
dell'ignoranza vinco: vanto /
è per me d'ogni felino /
custodire il destino e chi /
ne ha fatto vampa un tempo /
e ancor oggi perseguita /
indegno è della vita /
per sempre senza /
della Dea la sapienza. /
Ma chi
di un gatto rispetto ha /
è benedetto /
dall'Occhio di Ra. /

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